Noi ci siamo, in festa a casa nostra: W il 25 aprile.
Ci siamo anche con la diciassettesima edizione di “Nel Senio della memoria”. Quei 18 chilometri di fiume, unico testimone vivente, che ricordano tutti i massacri, i bombardamenti, le uccisioni e quella indimenticabile gioia d'aprile della Liberazione della Bassa Romagna.
Quest’anno cammineremo con l’immaginazione, che è la cosa più concreta che esista e che non si fa spegnere dalle dittature. (Per favore non inserite l’aggettivo virtuale a fianco delle celebrazioni del 25 aprile.)
Chiuderemo la nostra festa alle 18 con una conversazione su: “Ha ancora senso parlare di Liberazione dopo 75 anni?”
Una diretta sulla nostra pagina Facebook @nelseniodellamemoria, che ce la immaginiamo a Rossetta, la frazione Terra di Nessuno.
Con Samuele Staffa di Sette sere che conduce, ci saranno Pietro del Soldà di Radio Tre, Emilio Dalmonte da Bruxelles, Lorenzo Tugnoli da Beirut, Valentina Giunta dell’ANPI di Bagnacavallo, Anna Ghetti dell’Anpi di Fusignano, Lorenza Pirazzoli Assessore alla cultura di Fusignano e Mario Baldini di Primola da Cotignola, l’associazione che cura da 17 anni questa camminata.
Alla fine ci lasceremo con il saluto e le mille facce allegre della Romagna che hanno partecipato alle camminate immaginando il volo della Liberazione.
La giornata del Senio inizierà alle 9 con sei appuntamenti, programmati da Primola di Cotignola insieme ai comuni della Bassa Romagna e all’Anpi, come fosse una camminata vera.
Alle 9 la partenza a Cotignola è con Andrea figlio di Maria Pia Timo e Roberto Pozzi. Un bambino, la cui nonna Carolina Baldini abitava a Cotignola, racconta con i lego “Le case, il fiume e i mattoncini”, il Senio e Cotignola ai tempi della guerra con il racconto dell’operazione “Bandiera bianca.
Alle 10 i “Radis”, partono da Alfonsine con un concerto, davvero divertente, realizzato, ognuno a casa sua, con gli strumenti musicali presi dal giardino, dalla cucina e dal frigor.
Alle 11 a Lugo Vincenzo Vallicelli, un maestro del blues romagnolo, canterà e suonerà in anteprima dalla sua camera da letto “Senio Blues”, il blues che è nel fiume, una canzone composta insieme a Claudio Molinari ispirata ai sette ragazzi partigiani martiri del Senio.
Alle 12 a Borgo Pignatta ci sarà una lettura: Arsenaleide. Mauro Lamantia, attore ennese, di una giovane compagnia, Idiot Savant, leggerà dalla Sicilia un brano di uno spettacolo teatrale a cui stanno lavorando, con la regia di Matteo Gatta e la drammaturgia di Iacopo Gardelli. Sono le prole recuperate da un Gramsci inedito, critico teatrale, che parla ai giovani, commosso per lo spettacolo teatrale organizzato nel 1918 dagli operai dell’Arsenale di Torino.
Alle 13 si potrà fare, sempre a casa, un pranzo solidale. La cooperativa sociale San Vitale, il ristorante Akami e la cooperativa sociale Villaggio Globale fanno arrivare nelle case una porzione di pasta uguale per tutti, da condividere a distanza (maccheroni al ragù o pomodoro, basilico e pecorino) al prezzo di 5 euro, il cui ricavato, al netto delle spese, sarà devoluto all’ospedale (prenotazione entro le ore 10 del 24: www.akamigusto.it
Alle 14.30 a Fusignano, Ivano Marescotti legge la poesia di Piero Calamandrei: lo avrai, camerata Kesselring, il monumento che pretendi.
Alle 15 tutti affacciati alle finestre o nei cortili per cantare “Bella Ciao” che accoglie un’idea dell’Anpi nazionale che invita tutti ad esporre il tricolore e a cantare Bella ciao.
Potrete vedere gli appuntamenti su facebook il 25 e potrete rivedere questa giornata registrato anche nei giorni successivi.
Mi raccomando, pensate ad una grande camminata piena di immaginazione per la Liberazione, non una virtuale Celebrazione del 25 aprile.