L'ARENA DEL GNIT, MERCOLEDì 13 LUGLIO
Se il Gnit ti ispira, nasce lo stupore.
Nel nostro niente c’è la leggerezza, l'incontro, l'invenzione, gli ultimi tocchi per finire l'Arena.
Il niente è tanto, non ti offre uno scopo, ma ti disegna un colore.
Gnit è vuoto, è trovarsi da solo, ma è anche stare in compagnia.
Potrei innamorami. Potresti sognare.
Potrei ascoltare uno con la chitarra che suona per dimenticare, oppure un altro che canta per farti piangere di gioia.
Potrei incontrare Claudio, che è una vita che non lo sento.
Gnit diventa tanto se incontri chi ha voglia di parlare con te.
E’ come dire: vado a trovare un amico all’Arena.
Quale amico?
Non lo so mica ancora.
Di sicuro ascolterai un chu che canta.
Ma è proprio Niente? Valà, non è mica vero.
C’è la luna piena …mi hanno detto che c’è un porto di canne.
Osta!
Ci sono anche una Balena che viene dal Reno, un canale con lucciole che suonano, una palafitta per le formiche, un nuovo villaggio che si chiama Vitalba, una galleria di pioggia dove l’acqua viene dall’acqua per ricordarci quanto vale.
E potresti trovare un tavolo del beccaccino nascosto dentro il canale del Mulino.
E se nel nostro Gnit, ci hai trovato tanto, non dimenticare di fare, all'uscita, un'offerta libera per Gnit.