Borgo Pignatta, ore 12.15 - Elide la ribelle (06/04/2017)

In via Sottofiume presso il cippo che ricorda le 28 vittime della strage della notte del 23 dicembre 1944: la più piccola, Celsa, di tre mesi, il più vecchio, Giuseppe, di 86 anni.

Michele Zizzari, legge alcuni brani tratti dalla sua opera teatrale.
Elide la ribelle
ispirata ai racconti, alla vita e alle gesta di Elide Cicognani, staffetta partigiana, contadina romagnola coraggiosa.

Chi è?
Ho avuto l’onore e la gioia di conoscere Maria, nome di battaglia di Elide Cenacchi, staffetta partigiana della Brigata che ha liberato Ravenna (quella guidata da Arrigo Boldrini detto Bulow) e moglie di Lino Bedeschi, uno degli attivisti politici romagnoli più coraggiosi e impegnati di quegli anni.
Elide (nata a Conselice, dove già nel 1932 fu arrestata per aver organizzato lotte e scioperi con le mondine delle risaie) è poi vissuta a Cervia, dove anch’io vivo.
Una donna straordinaria che per una vita intera ha saputo essere un esempio vivente. Nel 2013 ci ha purtroppo lasciati, a 101 anni, salutata da un fiume di persone commosse e affezionate e da un solenne messaggio del Presidente della Repubblica.
Gli anni – a parte i soliti acciacchi senili - non le hanno portato via niente, né dell’acume critico né del piglio battagliero né dello spirito ironico e propositivo che sempre l’hanno animata. Siamo subito diventati amici e per mesi ho ascoltato il suo affascinante racconto, rigorosamente in romagnolo. Alla sera faticavo parecchio per tradurlo in italiano. Non è stato facile per un napoletano. Ma mai mi è apparso così chiaro ciò che è accaduto in quegli anni. Il testo e la rappresentazione sono nati e cresciuti proprio così: dalle infinite chiacchierate, dall’inedito e casuale incontro tra una protagonista della Resistenza in Romagna e un vagabondo poeta napoletano di oggi"
Michele Zizzari