Paradossi, incontri, musiche, storie e monumenti in un paese della Bassa (24/10/2014)

Ore 10.15: ritrovo davanti al Caffè Italia di fianco al comune.
Ore 10.30-13: in giro per il paese con la fisarmonica e il violino di Jakova e Sindona.
Ore 13: musica, patatine ed artisti nel Parco della Street art davanti alla palestra delle scuole.


Turismo a Conselice? Va là!!!
“Ma cosa cercate a Conselice?”
“Aspetta. Te lo dico subito in tre, quattro parole.”
“Cerchiamo i sentimenti Conselicesi di quella terra Bassa così diversa dall'altra Bassa”.
Quattro cose: la gente e le stravaganze conselicesi, le Mondine, perchè le Mondine sono il simbolo del 900 del lavoro e della riscossa conselicese, l'arte della street art del 2000 che a Conselice, sabato 8 e domenica 9 novembre, sarà al centro di un evento a cui noi vogliamo assistere. Muri della scuola dipinti da 10 artisti che invadono la Bassa con l'Arte. Non è male.
E poi, se domenica è disponibile, avremo un incontro davvero speciale: incontreremo il Comunismo, che a Conselice era di casa nel 900, ma non ha un monumento che lo racconti. Ascolteremo anche la versione di un democristiano colto del 900, che contro il comunismo ha combattuto, ma che, alla fine del suo racconto con tante critiche, mi dice: “mi sono anche divertito un sacco, a Conselice”.

Verso l'una, nel Parco della Street art davanti alle scuole, friggeremo delle patatine con il concerto musicale finale e le chiacchiere con gli artisti. Il resto lo dovete portare voi.

Ecco come ci immaginiamo la giornata.
Appuntamento alle 10.15 al Caffè Italia, con la fisarmonica e il violino di Jakova e Sindona, docenti della Scuola Popolare di Forlimpopoli, che ci accoglieranno con le note balcaniche e altrove, colonna sonora della giornata.
“Il Caffè Italia – mi dice con ironia storica Renzo Rossi, giornalista ottantenne di Conselice, il democristiano del 900 di prima - ci tiene a dirlo - che ha vissuto in un paese comunista – è il bar del fascio e della borghesia conselicese”. Adesso nessuno lo sa, ma nel 900 era riconosciuto proprio così. “Qui – mi racconta Rossi - c'era il Caffè Italia del fascio, a cento metri di distanza c'era il bar dei comunisti, gestito adesso dai cinesi, e più in là c'era il bar dei socialisti, anche questo adesso con baristi cinesi”.
C'era? Sì, c'era perchè quei Bar conselicese del 900, tuttori viventi, sono scomparsi nella nebbia della memoria.

Poco distante c'è Piazza Guareschi di Gino Pellegrini, il pittore che l'ha dipinta.
“Dov'è piazza Guareschi?”, chiedo ad un passante: “Piazza? si fa per dire, più che piazza è una strada, che prima era un po' messa male”.
Gino non ci sarà domenica. Al telefono mi ha raccontato la nascita di questi murales che ritraggono tutte persone vere e mi ha suggerito di contattare Renzo per fare il racconto della piazza. Renzo, ci sarà.

Al Caffè Italia ci accoglieranno anche un gruppo di bambini di Conselice, le nostre guide, che ci condurranno e ci racconteranno la loro Conselice. Ci sarà anche Claudio il loro maestro-artista delle elementari di Conselice amico dell'Arena delle balle, che a 6 anni disse “da grande farò il maestro”. E quello ha fatto con grande soddisfazione e passione che si tocca con mano.

Dopo Piazza Guareschi, faremo il giro dei monumenti e davanti ad ogni monumento ci sarà un racconto e la musica di Sindona e Jakova, un musicista albanese da 20 anni in Italia, che ci propone involontariamente una relazione/contraddizione tra il comunismo della sua infanzia nella dittatura albanese e il comunismo della Liberazione di Conselice, quella del Monumento alla libertà di stampa, che incontreremo domenica.

Ma com'è difficile raccontare la storia, quante storie possono esserci oltre alla facciata di un paese? Ci divertiremo.
Ecco, questo è il turismo dei paradossi delle nostre terre che vorremmo raccontarvi, domenica.
Fate voi se vi va di esserci.