La Luna di Primola nel sagrato del Duomo di Faenza

Sabato mattina 24 novembre 2013, bar sport di Cotignola.
"Allora ci date la luna per il Duomo di Faenza?" Ci chiede Stefania, architetto dello studio Rava di Faenza.
Io, Gerri e Piero: "Si può fare, dobbiamo pensarci".
Dopo quattro giorni la luna è sul camion di Vincenzo per un trasporto eccezionale (la luna ha un diametro di tre metri) scortata da due squadre di vigili, prima da quelli della Bassa Romagna, poi fino al duomo dai vigili di Faenza.
Luna?
Sì. Per noi è la luna. Ma non è che le somigli tanto.
Un bambino chiede al nonno, "ma cos'è quella grande palla".
"No, Michele, quella non è la palla, è il mondo".
Un altro chiede cosa rappresenta quella sfera bianca davanti al Duomo?
“E' la sfera del Natale. Mettiti sotto ed esprimi un desiderio”.

Un ragazzo russo che parla bene in Italiano mi viene incontro e mi chiede:
"Mi fai una fotografia con dietro la luna?"
"Bravo - gli dico - ci hai preso, è proprio la luna" e gli scatto una raffica di foto senza senso.

Dopo un po' chiedo all'edicolante: “Sa perchè ce l'hanno messa? No, non so niente. Forse sono ordini superiori” e indica il cielo.

Durante il viaggio, ho aperto i finestrini dell'auto in un crocevia e ho urlato ad una signora in bicicletta che guardava con sorpresa l'intelaiatura: “stiamo trasportando la luna”. Lei ci ha guardato e ci ha detto: “ah sì. Bene"

A un'altra signora con la bicicletta per mano, le dico: "guardi quella luna, le piace? E' una luna porta fortuna che viene dalle balle”. “Ce n'è proprio bisogno” mi fa.

Arriva Lucia che ha cucito la luna a casa sua con tre ettari di agrivelo.
Lucia, oggi, sotto la pioggia nel sagrato del Duomo di Faenza, ci ha aiutato a vestire la luna dell'Arena delle balle di paglia. Una luna sempre piena, nata con il riciclo e con la tenacia e l'intelligenza del saper fare di Gerry e Piero e l'aiuto di Serginio
E' una grande luna.
“Quella luna - mi confessa Lucia - non è però così bella come quella dell'Arena”.
“Sì, hai ragione. La sua casa ideale è l'Arena. Adesso è solo in trasferta”.
Resterà sul sagrato del Duomo di Faenza fino alla Befana. Se non si distrugge prima.

Per noi è comunque un onore.